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L’Anemone coronaria L.1753, detta anche Anemone dei fiorai, è una pianta erbacea perenne bulbosa che appartiene alla famiglia delle Ranuncolaceae. In Italia è segnalata come specie ubiquitaria a crescita localizzata, tranne che in Valle D’Aosta, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Insieme ad A. hortensis e A. palmata è una delle tre specie di anemoni che crescono in Italia.

Il nome del genere deriva dal greco ανεμώνη anemóne, figlia del vento, in quanto i petali vengono facilmente dispersi. Il nome della specie, coronaria, invece deriva dalla disposizione dei petali che tendono a formare una corona. La leggenda narra che Anemone era una bellissima ninfa contesa dal vento tiepido Zefiro e dal freddo Borea. Flora dea delle fioriture primaverili, ingelosita ed indispettita dai continui litigi dei due venti che provocavano anche tempeste, trasformò la ninfa in fiore, in modo che il mite vento Zefiro l’avrebbe fatta fiorire ed il forte e gelido Borea avrebbe disperso i suoi petali.

Si pensa che sia originaria del medio-oriente e successivamente si è diffusa anche nel bacino del mediterraneo ed in Italia. È una pianta che si adatta molto bene al freddo, è costituita da un fusto a sviluppo verticale e flessuoso fino a 30 cm di altezza, le foglie basali sono bipennate e divise in lacinie lineari, mentre appena al di sotto del fiore è presente una specie di astuccio formato da foglie caulinari frastagliate. Il colore dei petali è molto variabile, va dal bianco al rosso al rosso-porpora fino al viola, quest’ultima colorazione è presente nell’areale del Parco del Matese. La fioritura avviene in primavera e va da marzo fino all’inizio dell’estate, con fiore in genere singolo o doppio. Predilige spazi aperti, campi incolti o poco coltivati e viene anche facilmente coltivata a scopo ornamentale a partire dal XVI secolo.

Articolo di Marcello Boragine